martedì 26 marzo 2019

OCCHI

di Erica Baldaro




Voglio farti esplodere l’intero palazzo
non mi accontento della lampadina del bagno
che sprizza scintille
del neon che sfarfalla in corridoio
della lampada di tua madre sul comodino
la luce che trema, la luce che frizza, si scalda, si spegne, brucia
quella del frigo che ronza e sa di cipolle
non mi accontento della luce azzurrina della televisione che hai lasciato accesa
della spia gialla del tuo caricabatterie
della torcia che tieni nel cassetto che si dibatte come un pesce
o della fiamma del mio accendino troppo bello per prestartelo.
Voglio una luce così intensa
così calda
così tremenda
voglio un fungo atomico
voglio fulmini tra i miei capelli
e i miei capelli tra le tue dita
e la lampadina che esplode, il pavimento che trema, il letto che si spacca
e il materasso che scoppia, scoppia il cuscino, piume e cemento dappertutto
e le fondamenta, le fondamenta, mentre il bianco inghiotte tutto
mentre tutto ci crolla addosso e respiriamo la polvere
e respiriamo i capelli
e respiriamo la luce
e nessuna paura
nessuna paura
o paura sì
di girarsi in un letto rifatto
spegnere la luce
tutta la luce
e andare a dormire.

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